COME UMILIARE GLI INSEGNANTI E SCREDITARE ANCORA DI PIÙ LA CATEGORIA E LA SCUOLA PUBBLICA: SOTTOPORLI AL TEST ALCOLICO

11 Maggio 2017

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Pensavamo, sbagliando, che dopo le dichiarazioni di Saitta, assessore alla sanità della regione Piemonte, la situazione si sarebbe normalizzata. L’esponente del PD aveva dichiarato testualmente “Noi ci siamo trovati la delibera della giunta Cota che aveva criteri molto più stringenti di quelli in vigore ora. Abbiamo cercato di stemperare il provvedimento, perché è chiaro anche a noi che il mestiere dell’insegnante non può essere equiparato ai piloti o agli autisti”

Ma, ad oggi, nulla è cambiato. Anzi i Dirigenti scolastici, per evitare multe salate nei loro confronti, continuano a predisporre i controlli con l’alcol test per gli insegnanti.

Ultimo caso quello dell’IIS Boselli di Torino: gli insegnanti, infatti, si sono visti recapitare una circolare con la quale il dirigente informa “che periodicamente si procederà alla individuazione di alcuni docenti, con modalità casuale (sorteggio) e senza preavviso, da sottoporre da parte del medico competente dell’Istituto a test con etilometro e contestuale visita medica + questionario specifico” e che “l’accertamento (visita più etilometro) è obbligatorio e l’eventuale rifiuto comporta violazione dell’art. 20 comma 2, lettera i del D.Lgs 81/08 (arresto fino a un mese o ammenda da 219,20 a 657,60 euro), nonché la possibile sospensione dalla mansione”

Ma entriamo nel merito:

Il Piemonte è l’unica regione a praticare i controlli, già autorizzati con l’allora giunta Cota; inoltre la legge prevede che i costi per attuare tali controlli ricadano sulla scuola.

Ebbene, quasi ogni giorno giungono notizie di scuole che cadono a pezzi conpromettendo l’icolumità di lavoratori e studenti (e Torino ha vissuto queste tragedie..) e la Regione Piemonte, invece di pensare al risanamento delle condizioni precarie dei singoli istituti “impone” ai Dirigenti di trovare i fondi necessari per verificare se gli insegnanti facciano uso di alcol durante le lezioni: in pratica come spostare risorse pubbliche destinate alla scuola nelle casse dei medici privati.

All’Istituto Boselli mancano i bagni per i docenti, quelli per gli studenti sono quasi inagibili, il personale Ata è stato ridotto ai minimi termini per poter garantire una efficace sorveglianza (ricordiamo che è la scuola di Torino che accoglie il maggior numero di allievi diversamente abili) e pulizia e questi fantasiosi “politici” sprecano denaro pubblico e risorse per un provvedimento che, si verificasse per davvero, il dirigente potrebbe procedere dapprima a un richiamo verbale o a un avvertimento scritto nei confronti del lavoratore.

Ma qua siamo anche al paradosso: che un astemio risulti positivo al test e gli venga imputato il reato potrebbe succede tranquillamente a quelle persone che curando una tosse o un banale mal di gola, assumono sciroppo o colluttorio. Questi medicinali infatti, fanno risultare le persone che li utilizzano positivi all’alcol test, quindi passibili di sospensione!!

Ma è evidente che la questione è ben altra ed è politica: esporre gratuitamente al pubblico ludibrio il corpo docente.

Come definire infatti questa norma se non un attacco alla dignità dei docenti per gettare discredito sulla categoria?

Una categoria mortificata dal blocco del contratto (scaduto dal 2009), dai continui tagli, dalla legge Fornero, dalle continue pseudo-riforme.

E poi una domanda sorge spontanea: perchè a nessun politico è mai venuto in mente che l’insegnamento è una professione usurante, soggetta ad una frequenza di patologie psichiatriche maggiore rispetto alle altre categorie della Pubblica amministrazione?

Come mai i Dirigenti non applicano un’altra legge, il nuovo Testo unico dei lavoratori, l’articolo 28 del D. Lgs. 81/08, che dal 1° gennaio 2011 impone ad ogni datore di lavoro di adoperarsi, assieme agli organi di competenza, per predisporre un piano di studio e di azione per contrastare il crescente problema del burnout tra i docenti?

In Inghilterra ogni docente ha a disposizione un medico di base e psichiatrico a cui rivolgersi per problematiche professionali e personali. In Francia il danno derivante da stress correlato alla professione è riconosciuto a tutti gli effetti. In Italia, invece, ai docenti si chiede come sanno manovrare il muletto e se usano bevande alcoliche durante le lezioni…..

Ad maiora

“Si colmi il calice di vino eletto; nasca il diletto, muoia il dolor.
Da noi s’involino gli odi e gli sdegni, folleggi e regni qui solo amor.”

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