Lo scorso 5 novembre, l’ARaN e i sindacati “pronta-firma” [tranne la Cgil, forse orfana del governo “amico”] hanno sottoscritto l’Ipotesi per il nuovo CCNL 2022-2024 per il personale della Scuola – già scaduto il 31.12.2024 – che riguarda solo la parte economica e le relazioni sindacali.
È l’ennesimo contratto a perdere: la montagna ha partorito un topolino!
È invece necessario – come rivendichiamo con lo SCIOPERO GENERALE – il recupero di almeno il 30% del potere d’acquisto dei nostri stipendi. Una necessità di giustizia e dignità sociale. La qualità dell’istruzione dipende anche dal riconoscimento economico di chi quotidianamente costruisce il sapere e le relazioni dentro le nostre scuole.
Governo, ARaN e sindacati firmatari esprimono soddisfazione, ma vediamo più nel dettaglio la parte economica di questo presunto «importante risultato» sbandierato nelle loro rituali dichiarazioni:
- 1. prendendo per buoni i dati dell’ARaN, gli aumenti medi mensili lordi sarebbero di 144 € per il personale docente e 105 € per il personale ATA, cioè meno del 6%, quando invece l’inflazione solo tra il 2022 e il 2024 ha superato il 13%!
- 2. gli arretrati saranno molto ridotti dal fatto che per il 2022 e il 2023 l’aumento corrisponde solo a quanto già erogato con l’indennità di vacanza contrattuale – IVC [art. 12, comma 1, CCNL 2025]. Quindi zero arretrati per i due anni in cui l’inflazione ha morso con più violenza, arrivando al 12%!
- 3. è prevista «a titolo di arretrati» una «una tantum» – sempre “lorda” – di 1.640 € per i/le docenti e 1.440 per gli/le ATA, una mancia che però spetterà solo a chi era in servizio nell’a.s. 2023/2024 [art. 16, comma 1, CCNL 2025].
- 4. anche gli aumenti delle «indennità fisse» [RPD, CIA, indennità di direzione] avranno decorrenza dall’1.1.2024 e, perfino dall’1.1.2025, cioè dopo la stessa scadenza del CCNL. Insomma un altro stratagemma per diminuire ancor di più gli arretrati.
Inoltre, neanche l’illusoria riduzione delle tasse prevista dalla finanziaria, potrà migliorare la situazione, visto che – secondo il presidente dell’ISTAT – «comporta una variazione inferiore all’1% sul reddito familiare» e soprattutto che oltre l’85% delle risorse sono destinate alle famiglie più ricche.
Nella sostanza, vengono confermati i risultati della ricerca Euridyce «Teachers’ and school heads’ salaries and allowances in Europe» del 2025: l’Italia resta il paese in cui il personale percepisce le più basse retribuzioni mentre i dirigenti hanno le più alte.
Di fatto questi “aumenti” – a fronte dell’inffazione – continuano a impoverire i nostri stipendi e ci tengono lontano dalle retribuzioni medie dei paesi dell’OCSE [+22%], per non parlare di quelli del G7 [+38%], a cui ci vantiamo di appartenere, come illustrato dalla seguente tabella:

In conclusione, le condizioni salariali del personale continuano a essere quelle che denunciamo da anni e che sono sintetizzate dalla tabella sottostante: docenti e ATA hanno perso decine di punti percentuali di potere d’acquisto, mentre è stata “premiata” la figura del dirigente scolastico, garante della trasformazione della Scuola da istituzione pubblica a soggetto para-imprenditoriale.
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RETRIBUZIONI SCUOLA e POTERE D’ACQUISTO [1990- CCNL 2025) |
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| d.P.R. n. 399/1988
in lire |
rivalutazione
settembre 2025 – euro |
CCNL 2025
euro |
differenza
euro |
differenza
% su Ccnl |
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| Coli. scolastico | 24.480.000 | 29.230 | 22.790 | -6.440 | -28,3 | |
| Ass. amm.- tecn. | 27.936.000 | 33.360 | 25.879 | -7.481 | -28,9 | |
| D.s.g.a. | 32.268.000 | 38.530 | 40.307 | 1.777 | 4,4 | |
| Docente mat.- elem. | 32.268.000 | 38.530 | 32.137 | -6.393 | -19,9 | |
| Doc. diplomato Il gr. | 34.008.000 | 40.610 | 32.150 | -8.460 | -26,3 | |
| Docente media | 36.036.000 | 43.030 | 34.922 | -8.108 | -23,2 | |
| Doc. laureato 11 gr. | 38.184.000 | 45.590 | 35.894 | -9.696 | -27,0 | |
| Dirigente scolastico* | 52.861.000 | 63.120 | 78.836** | 15.716 | 24,9 | |
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1. Stipendio annuo lordo percepito nel maggio 1990 [il cosiddetto •contratto Cobas•, d.P.R. n. 399/1988], per tutti i profili professionali con 20 anni di anzianità. 2. Rivalutazione monetaria settembre 2025 [indice lstat inflazione Famiglie Operai Impiegati – FOI, senza tabacchi] dello stipendio annuo lordo percepito nel maggio 1990. 3. Retribuzione annua lorda prevista dall’ipotesi di CCNL sottoscritto il 5 novembre 2025, ma già scaduto il 31.12.2024 [stipendio tabellare + RPD o CIA o Indennità di direzione fissa e variabile minima con 100 unità di personale] per le stesse tipologie di personale. 4. Differenza tra la retribuzione annua lorda prevista dal CCNL 2025 e quella del 1990 rivalutata. • Il 1 ° marzo 2002 è stato sottoscritto il primo CCNL per l’Area della Dirigenza scolastica che ha totalmente modificato la struttura della retribuzione degli ex presidi ed ex direttori didattici che ora è costituita da: stipendio tabellare + posizione parte fissa + posizione parte variabile + retribuzione di risultato + eventuali altri emolumenti. •• Anno 2022, elaborazione ARAN, su dati RGS – IGOP aggiornati al 28.5.2025 [nella stessa Elaborazione la retribuzione complessiva media per il personale non dirigente della Scuola è: 32.516 euro per il personale docente e 23.795 euro per il personale ATA]. COBAS SCUOLA TORINO |
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