7 Dicembre 2011

Riaprira Martedì 10 Gennaio alle ore 16,30. Buone Feste a Tutti/e  

Per gli adempimenti di propria competenza, si trasmettono gli elenchi definitivi di cui all’oggetto, distinti per distretti, compilati ai sensi del D.M. 92 del 12 OTTOBRE 2011.A partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione, i Dirigenti Scolastici dovranno attingere da questo elenco per l’attribuzione delle supplenze temporanee per assenze del personale in servizio nelle …

Sono pubblicate in data odierna le graduatorie distrettuali che dovranno essere utilizzate dalle scuole, con precedenza rispetto alle normali graduatorie d’istituto, al fine del conferimento delle supplenze brevi in sostituzione del personale docente assente. Contestualmente sono pubblicati gli elenchi dei docenti esclusi. Tali graduatorie, ai sensi dell’art. 6 del D.M. 92 del 12/10/2011 producono effetti …

5 Dicembre 2011

Alla fine Monti una “patrimoniale” l’ha fatta, però alla rovescia, applicandola a quel poco di redditi e di diritti restati a milioni di salariati e di ceti medi impoveriti: e non ai ricchi, ai grandi patrimoni, alle rendite finanziarie, agli evasori, alla casta politica, ai corrotti.

La maggiore violenza il governo bipartisan la esercita contro le pensioni. Nonostante  l’INPS sia in attivo (se si escludono le spese assistenziali,  assurdamente a carico delle pensioni), malgrado ci siano tre milioni di persone che ricevono pensioni da 5000 fino a decine di migliaia di euro mensili e/o cumulino più pensioni a lauti stipendi succhiando oltre 200 miliardi all’anno, ancora una volta vengono colpiti i più deboli. Lavoratori dai miseri salari, sfruttati fin da giovanissimi e in attività usuranti, dovranno raggiungere i 42 anni di contributi (le donne 41), con un furto di almeno 30 mila euro in media. Il passaggio al contributivo per tutti/e è un latrocinio ancor maggiore, da diverse decine a centinaia di migliaia di euro. Ed è un furto anche l’innalzamento di un anno delle pensioni di vecchiaia, mentre sparirà l’adeguamento all’inflazione delle pensioni da 1000 euro in su.

La nuova ICI colpirà (rivalutazione delle rendite catastali del 60%) tanti lavoratori/trici a basso reddito, che con grandi sforzi hanno acquistato una casa che spesso non hanno ancora pagato, mentre l’ulteriore aumento di 2 punti dell’IVA deruberà ulteriormente settori popolari già spremuti fino all’osso.

La vera “patrimoniale” è invece sparita, insieme all’aumento dell’IRPEF per i redditi più alti: eppure sarebbe bastata una tassa dell’1% sui patrimoni di quel 10% di ricchi che posseggono il 55% della ricchezza nazionale, per avere oltre 50 miliardi di euro, il doppio dell’attuale manovraccia. Nè pagheranno alcunchè le banche, la grande finanza, gli squali redditieri che hanno ingigantito la crisi e che ci si arricchiscono tuttora

Gli evasori, quelli/e che derubano le casse pubbliche di circa 300 miliardi l’anno, non verranno manco sfiorati dalla “tracciabilità” oltre i mille euro. Il taglio dei costi della politica politicante è svanito, vitalizi e cumuli di pensione (basterebbe eliminarli per recuperare un centinaio di miliardi annui) compresi. E nulla toccherà la corruzione interna alle strutture istituzionali e amministrative che dilapida almeno 200 miliardi annui.

Centrodestra e centrosinistra mugugnano come Cgil, Cisl e Uil ma accetteranno tutto, sotto diktat di quegli Stati “virtuosi”, Germania in primis, che si sono arricchiti con l’euro e che vogliono far pagare la crisi ai settori popolari dei paesi come l’Italia, che hanno salari, pensioni e garanzie dimezzati rispetto ai paesi “forti”.

Non possiamo sperare nulla dalle caste politiche e sindacali di Stato. Dobbiamo rapidamente costruire la più vasta alleanza sociale tra tutti/e coloro che pagheranno la crisi, usando tutte le forme di protesta, da mettere in campo nelle prossime settimane, che  allarghino e potenzino il fronte anti-crisi, in assoluta indipendenza dalle forze politiche e sindacali del capitalismo privato e di Stato.

LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA E DA CHI CI SI ARRICCHISCE

 

4 Dicembre 2011

TUTTI INSIEME DICIAMO BASTA!   BASTA CON L’IMMOTIVATA PRECARIETA’ DEI DOCENTI DI SOSTEGNO.   BASTA CON LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI AD AVERE GARANTITA LA CONTINUITA’ DIDATTICA   La mobilitazione degli insegnanti di sostegno specializzati delle scuole superiori continua…   L’appuntamento è per Lunedì 19 dicembre ore 15 PRESIDIO presso l’USP di …

30 Novembre 2011

Docenti convocati per il giorno 6 Dicembre 2011 ORE 9,30 – U.S.T. VIA COAZZE, 18 – TORINO per la stipula dei contratti a tempo indeterminato da Graduatoria ad esaurimento biennio 2009/2011 pubblicata il 9/8/2011 e da Graduatoria ad Esaurimento triennio 2011/14 pubblicata il 5/8/2011. Circolare

29 Novembre 2011

Chi lavora nella scuola conosce le misure per innalzarne la qualità: massimo 20 alunni per classe, ripristino delle compresenze (si sta toccando con mano il disastro provocato dalla loro soppressione), ritorno ad un effettivo tempo pieno, un serio piano di aggiornamento per i docenti, eliminazione del precariato, implementazione dei laboratori, ecc. Queste sarebbero le misure concrete se vogliamo discutere seriamente di qualità della scuola. Dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea sono arrivati invece ben altri messaggi e ben diverse proposte. Ricostruiamo il “dialogo” tra queste istituzioni e il governo italiano riguardo alla la nostra scuola……………………..

 

 

26 Novembre 2011

Il Tribunale di Torino riconosce, di nuovo, il diritto dei Precari della Scuola ad essere pagati come i colleghi assunti a tempo indeterminato.   Dopo la sentenza n° 1864/ 11 dello scorso agosto, i Giudici del Lavoro di Torino hanno nuovamente accolto altri due ricorsi presentati da insegnanti precari tramite i COBAS SCUOLA e l’assistenza …

23 Novembre 2011

Entro il giorno 28 Novembre 2011, chiunque vi abbia interesse può far prevenire reclamo scritto, anche brevi manu o via fax ai seguenti numeri: ATA: 0114404306 Infanzia – Primaria – Personale Educativo – Secondaria di primo grado: 011 4404359 Secondaria di secondo grado: 011 4404307   Scarica graduatoria ATA Scarica graduatorie DOCENTI  

20 Novembre 2011

La pubblicazione all’albo di ciascuna Istituzione Scolastica della provincia di Torino delle graduatorie di circolo e di istituto di II^ e III^ fascia definitive del personale docente ed educativo di ogni ordine e grado avverrà contestualmente il giorno 21 novembre 2011.
Avverso le suddette graduatorie è esperibile impugnativa innanzi al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, ai sensi e per gli effetti dell’art. 63 del D.L.vo 30.03.2001 n. 165.

Guarda il video e saprai cosa pensa il neo Ministro della scuola italiana  

A nostra memoria mai un governo è stato sfiduciato nelle piazze con tanta rapidità. Che le caratteristiche aziendali e ultra-liberiste del governo Monti siano cristalline lo hanno dimostrato oggi in piazza oltre centomila studenti e lavoratori/trici COBAS e CUB in sciopero generale, che hanno manifestato in più di 60 città. La partecipazione ai cortei è …

15 Novembre 2011

Per spiegare il pensiero del neo presidente del Consiglio italiano, fortemente voluto dal centro Sinistra (!!) e “salutato” da molti italiani come il “Salvatore della patria”, non è necessario scrivere un volantino: basta leggere un suo editoriale scritto sul “Corriere della Sera” il 02/01/2011. Buona lettura e ognuno/a tragga le proprie conclusioni.

Arrivederci al prossimo Governo di destra!!!!


Esistono in Italia due illusionismi. Essi sono riconducibili, sia detto senza alcuna ironia, alla dottrina di Karl Marx e alla personalità di Silvio Berlusconi.

Marx ha alimentato a lungo un sogno sul futuro: la classe operaia un giorno avrebbe vinto il capitalismo e avrebbe governato come classe egemone in un sistema più equo. Fallito quel sogno, in quasi tutti i Paesi le rappresentanze della classe operaia e delle nuove fasce deboli hanno modificato le loro azioni e rivendicazioni, ispirandole all’ esigenza di tutelare al meglio e pragmaticamente tali interessi nel contesto di economie di mercato che devono affermarsi nella competizione internazionale. Solo così possono creare lo spazio per dosi maggiori di socialità (adeguati servizi sociali, sistema fiscale redistributivo, ecc.) che, per essere effettivamente conquistate, richiederanno appunto quelle azioni e rivendicazioni.

In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’ opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività.

Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili.

Ma in molti altri casi, basta pensare alle libere professioni, il potere delle corporazioni ha impedito che le riforme andassero in porto o addirittura venissero intraprese. E lì non si tratta di tenaci fiammelle rivendicative fuori tempo (ma che almeno vorrebbero tutelare fasce deboli della società), bensì di corposi interessi privilegiati che, pur di non lasciar toccare le loro rendite, manovrano un polo contro l’altro: veri beneficiari del bipolarismo italiano!

Se Marx ha alimentato un sogno sul futuro, del quale in Italia sopravvivono tracce significative, Berlusconi ha fatto di più. Egli è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente, per il quale la verifica sulla realtà dovrebbe essere più facile. Molti credono che oggi, in Italia, ci sia davvero un pericolo comunista (non solo quell’eredità di cui si è detto sopra, che ostacola le riforme). Molti credono che i governi Berlusconi abbiano davvero portato una rivoluzione liberale (come avevo sperato anch’io, incoraggiandolo da queste colonne ad un «Liberismo disciplinato e rigoroso», 8 maggio 1994).

Soprattutto, di fronte al magnetismo comunicativo del premier, molti credono che l’Italia — oltre ad avere, anche per merito del governo, riportato indubbiamente meno danni di altri Paesi dalla crisi finanziaria — davvero non abbia gravi problemi strutturali irrisolti, anche per insufficienze di questo e dei precedenti governi.

Ma, come ha detto il presidente Napolitano, «non possiamo consentirci il lusso di discorsi rassicuranti, di rappresentazioni convenzionali del nostro lieto vivere collettivo». L’illusionismo berlusconiano non fa sentire al Paese la necessità delle riforme, che comunque l’illusionismo marxiano e il cinismo delle corporazioni provvedono a rendere più difficili. Eppure, la riforma dell’università e la riforma della contrattazione indicano la strada, mostrano che è possibile percorrerla. Se si procederà così, le gravi tare dell’Italia elencate da Ernesto Galli della Loggia (Corriere, 30 dicembre) potranno essere rimosse in cinque o dieci anni, senza cedere al «disperato qualunquismo».

Mario Monti
02 gennaio 2011

SCIOPERO GENERALE IL 17 NOVEMBRE

IN PIAZZA LAVORATORI E STUDENTI

TORINO – PIAZZA ARBARELLO ORE 9,30

 

 


14 Novembre 2011

Scadenza presentazione domande:15 dicembre 2011 La scelta delle 30 scuole, nelle quali si chiede di poter effettuare le supplenze, avverrà utilizzando le istanze on-line sul sito del MIUR con l’accreditamento, per la registrazione ad istanze on-line o il ripristino delle utenze l’inserimento del modello di scelta delle scuole che sarà possibile fino alle ore 14 …

9 Novembre 2011

Pubblicati i prospetti analitici delle nomine a tempo indeterminato conferite sia da Concorso Ordinario sia da Graduatoria ad Esaurimento nonché il prospetto riepilogativo dell’ultima posizione raggiunta. Scuola Superiore a.s. 2011/2012 Scarica prospetto

Le pre-dimissioni del governo Berlusconi, le risposte della sedicente opposizione parlamentare e gli ulteriori interventi delle autorità della UE rendono ancora più urgente la mobilitazione generale contro la “manovraccia” anti-popolare in arrivo. Alla decisione furbesca di Berlusconi di condizionare il suo ritiro all’approvazione della “manovraccia” entro il mese, il centrosinistra ha replicato con le parole di Franceschini a nome di tutta l’”opposizione”: “Offriamo la nostra disponibilità a fare in modo che la legge di stabilità ottenga il via libera in questa settimana e siamo disposti a lavorare anche sabato e domenica per consentire l’approvazione entro tali tempi, perché non si può perdere neanche un’ora”. Nel contempo il Commissario europeo agli Affari economici ha inviato ben 39 punti per richiedere ulteriori massacri sociali allo schieramento antipopolare bipartisan che si sta creando. Si conferma che il centrosinistra non voleva cacciare Berlusconi per impedirne le politiche antisociali, ma casomai per accelerarle e intensificarle. Insieme voteranno la libertà di licenziamento, il trasferimento coatto di dipendenti pubblici, l’annullamento dei contratti nazionali, il peggioramento ulteriore delle pensioni, la cancellazione dei referendum di giugno, la svendita del patrimonio naturale e artistico, confermando in più per l’intero Pubblico Impiego il blocco dei contratti fino al 2014 e per la scuola anche degli scatti di anzianità, oltre alla retribuzione dei docenti e al finanziamento alle scuole in base ai grotteschi quiz Invalsi e ad un ulteriore massacro degli organici.

LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA E DA CHI CI SI ARRICCHISCE.

Neppure una traccia, da parte della casta bipartisan, di un qualsiasi provvedimento che faccia pagare la crisi a coloro che si sono arricchiti anche in questi anni! Eppure, visto che il 10% degli italiani/e possiede circa il 55% della ricchezza nazionale e un patrimonio intorno ai 5000 miliardi, basterebbe una tassa di un 1% per avere 50 miliardi l’anno; e con una evasione fiscale tra i 300 e i 400 miliardi annui, un taglio, fosse pure del 20%, darebbe altri 70 miliardi. La corruzione nelle strutture pubbliche divora circa 200 miliardi annui: già eliminandola al 20%, otterremmo 40 miliardi; e riducendo le “pensioni d’oro”, cancellando le missioni di guerra e tagliando le spese militari altre decine di miliardi l’anno. Tali provvedimenti fornirebbero oltre 200 miliardi annui non solo per aggiustare il bilancio ma per salari e pensioni adeguati, investimenti nell’istruzione e nella sanità, nei servizi sociali, nella tutela del patrimonio naturale (il disastro di Genova ne conferma l’urgenza) ed artistico; per porre fine alla precarietà e garantire un reddito minimo per tutti/e.

I COBAS, insieme alla CUB, riconfermano con forza lo sciopero dell’intera giornata di tutti i lavoratori/trici dipendenti pubblici e privati il 17 novembre, giornata mondiale di lotta degli studenti e ottima occasione per essere in piazza insieme a loro contro lo scempio sociale che centrodestra e centrosinistra vogliono imporre con la “manovraccia” bipartisan.