28 Gennaio 2012

Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni nei corridoi, nelle assemblee sindacali?
Ogni generalizzazione è sempre approssimativa, impropria e quindi sbagliata.  Ma se affrontiamo i nodi del problema ci rendiamo conto che è anche totalmente falsa.  
Dal 1990 ad oggi migliaia di lavoratori della scuola hanno visto peggiorare le loro condizioni di lavoro. Chi ha memoria sa che nel lontano rinnovo contrattuale del ’90, grazie alla tenace combattività dei COBAS-COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA, i lavoratori Docenti e ATA hanno avuto il miglior incremento contrattuale della scuola.  
Al contrario, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un vero accanimento contro la scuola pubblica e i suoi lavoratori senza che da parte di CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, si sia levata una protesta degna di questo nome; anzi, la legge 146/90 (legge antisciopero) è stata fortemente invocata da quei sindacati sopracitati.  Quella dello sciopero (specialmente degli scrutini) era forse l’unica arma veramente efficace in mano ai lavoratori della scuola che, altrimenti, sono succubi di qualsiasi attacco, sia salariale che normativo.
E che dire dei rinnovi contrattuali? Spariti!    E degli stipendi Europei?   Mai visti!  Gli scatti? Rinviati, anche quando un sindacato confederale andava spacciando (falsamente) il contrario.

In questi anni i Cobas, nel silenzio dei media, hanno condotto una strenua lotta contro la parità scolastica che favorisce la scuola privata; contro la deriva aziendalistica e quizzarola; contro la divisione in insegnanti di serie A e di serie B; contro i feroci tagli (8 Miliardi) alla scuola.

Quindi non pensiamo che sia vera la frase: “sono tutti uguali”; per lo meno, i Cobas, sono “meno uguali” di coloro che, staccati dal posto di lavoro, hanno firmato accordi-capestro senza battere ciglio! (molti di quei “solerti” dirigenti sindacali sono stati poi lautamente premiati con posti di governo o sottogoverno dal padronato: si pensi ai vari Marini, D’Antoni, Pezzotta, Benvenuto, Polverini, etc..)
Laddove era presente, la nostra organizzazione, si è rivelata essere il sindacato combattivo dei lavoratori, segno che il nostro metodo democratico, le nostre rivendicazioni, se hanno la possibilità di essere spiegati, convincono decisamente i lavoratori.
Cosa fanno i Cobas e per cosa si battono:
per la difesa della scuola pubblica;  per salari davvero europei; per la democrazia dentro le scuole; si battono per difendere la pensione e i diritti acquisiti. Contro l’imbroglio dei fondi pensione (Espero)
I Cobas, per statuto, non firmano alcun contratto se prima non vi sia l’assenso dei lavoratori, discutono democraticamente in assemblea e non decidono attraverso “vertici sindacali” avulsi dal posto di lavoro.
I Cobas non credono nel principio della “delega”, perché deresponsabilizza i lavoratori, i quali devono assumere nelle loro stesse mani il loro destino autoorganizzandosi, e perché i delegati RSU devono essere lavoratori che decidono insieme e non “contro” gli interessi dei propri compagni di lavoro.
Ecco perchè chiediamo ai lavoratori non solo di sostenere la lista Cobas, chiediamo loro di auto-organizzarsi, di assumersi in prima persona la responsabilità della difesa della scuola pubblica e dei propri diritti.

PRESENTA LA LISTA COBAS-COMITATI DI BASE DELLA SCUOLA,
AUTO-ORGANIZZATI, VOTA PER I TUOI DIRITTI!

11 Gennaio 2012

Era abbastanza evidente a tutti che, una volta insediatosi, Monti avrebbe innanzitutto “rivisto”, peggiorandolo fortemente, il sistema pensionistico italiano.

Un sistema che, se facciamo caso, ha subito riforme strutturali (fino a quella odierna) solo con Governi di centrosinistra e/o tecnici.

Ed è questa una prima riflessione da fare: solo con la cosiddetta “pace sociale”, cioè con un sostanziale accordo con i Sindacati “concertativi”, si possono fare riforme radicali e tale pace è garantita solo se c’è l’appoggio parlamentare del cosiddetto “centrosinistra”……..

4 Dicembre 2011

TUTTI INSIEME DICIAMO BASTA!   BASTA CON L’IMMOTIVATA PRECARIETA’ DEI DOCENTI DI SOSTEGNO.   BASTA CON LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI AD AVERE GARANTITA LA CONTINUITA’ DIDATTICA   La mobilitazione degli insegnanti di sostegno specializzati delle scuole superiori continua…   L’appuntamento è per Lunedì 19 dicembre ore 15 PRESIDIO presso l’USP di …

29 Novembre 2011

Chi lavora nella scuola conosce le misure per innalzarne la qualità: massimo 20 alunni per classe, ripristino delle compresenze (si sta toccando con mano il disastro provocato dalla loro soppressione), ritorno ad un effettivo tempo pieno, un serio piano di aggiornamento per i docenti, eliminazione del precariato, implementazione dei laboratori, ecc. Queste sarebbero le misure concrete se vogliamo discutere seriamente di qualità della scuola. Dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea sono arrivati invece ben altri messaggi e ben diverse proposte. Ricostruiamo il “dialogo” tra queste istituzioni e il governo italiano riguardo alla la nostra scuola……………………..

 

 

20 Novembre 2011

A nostra memoria mai un governo è stato sfiduciato nelle piazze con tanta rapidità. Che le caratteristiche aziendali e ultra-liberiste del governo Monti siano cristalline lo hanno dimostrato oggi in piazza oltre centomila studenti e lavoratori/trici COBAS e CUB in sciopero generale, che hanno manifestato in più di 60 città. La partecipazione ai cortei è …

15 Novembre 2011

Per spiegare il pensiero del neo presidente del Consiglio italiano, fortemente voluto dal centro Sinistra (!!) e “salutato” da molti italiani come il “Salvatore della patria”, non è necessario scrivere un volantino: basta leggere un suo editoriale scritto sul “Corriere della Sera” il 02/01/2011. Buona lettura e ognuno/a tragga le proprie conclusioni.

Arrivederci al prossimo Governo di destra!!!!


Esistono in Italia due illusionismi. Essi sono riconducibili, sia detto senza alcuna ironia, alla dottrina di Karl Marx e alla personalità di Silvio Berlusconi.

Marx ha alimentato a lungo un sogno sul futuro: la classe operaia un giorno avrebbe vinto il capitalismo e avrebbe governato come classe egemone in un sistema più equo. Fallito quel sogno, in quasi tutti i Paesi le rappresentanze della classe operaia e delle nuove fasce deboli hanno modificato le loro azioni e rivendicazioni, ispirandole all’ esigenza di tutelare al meglio e pragmaticamente tali interessi nel contesto di economie di mercato che devono affermarsi nella competizione internazionale. Solo così possono creare lo spazio per dosi maggiori di socialità (adeguati servizi sociali, sistema fiscale redistributivo, ecc.) che, per essere effettivamente conquistate, richiederanno appunto quelle azioni e rivendicazioni.

In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’ opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività.

Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili.

Ma in molti altri casi, basta pensare alle libere professioni, il potere delle corporazioni ha impedito che le riforme andassero in porto o addirittura venissero intraprese. E lì non si tratta di tenaci fiammelle rivendicative fuori tempo (ma che almeno vorrebbero tutelare fasce deboli della società), bensì di corposi interessi privilegiati che, pur di non lasciar toccare le loro rendite, manovrano un polo contro l’altro: veri beneficiari del bipolarismo italiano!

Se Marx ha alimentato un sogno sul futuro, del quale in Italia sopravvivono tracce significative, Berlusconi ha fatto di più. Egli è riuscito ad alimentare, in moltissimi italiani, un sogno sul presente, per il quale la verifica sulla realtà dovrebbe essere più facile. Molti credono che oggi, in Italia, ci sia davvero un pericolo comunista (non solo quell’eredità di cui si è detto sopra, che ostacola le riforme). Molti credono che i governi Berlusconi abbiano davvero portato una rivoluzione liberale (come avevo sperato anch’io, incoraggiandolo da queste colonne ad un «Liberismo disciplinato e rigoroso», 8 maggio 1994).

Soprattutto, di fronte al magnetismo comunicativo del premier, molti credono che l’Italia — oltre ad avere, anche per merito del governo, riportato indubbiamente meno danni di altri Paesi dalla crisi finanziaria — davvero non abbia gravi problemi strutturali irrisolti, anche per insufficienze di questo e dei precedenti governi.

Ma, come ha detto il presidente Napolitano, «non possiamo consentirci il lusso di discorsi rassicuranti, di rappresentazioni convenzionali del nostro lieto vivere collettivo». L’illusionismo berlusconiano non fa sentire al Paese la necessità delle riforme, che comunque l’illusionismo marxiano e il cinismo delle corporazioni provvedono a rendere più difficili. Eppure, la riforma dell’università e la riforma della contrattazione indicano la strada, mostrano che è possibile percorrerla. Se si procederà così, le gravi tare dell’Italia elencate da Ernesto Galli della Loggia (Corriere, 30 dicembre) potranno essere rimosse in cinque o dieci anni, senza cedere al «disperato qualunquismo».

Mario Monti
02 gennaio 2011

SCIOPERO GENERALE IL 17 NOVEMBRE

IN PIAZZA LAVORATORI E STUDENTI

TORINO – PIAZZA ARBARELLO ORE 9,30

 

 


9 Novembre 2011

Le pre-dimissioni del governo Berlusconi, le risposte della sedicente opposizione parlamentare e gli ulteriori interventi delle autorità della UE rendono ancora più urgente la mobilitazione generale contro la “manovraccia” anti-popolare in arrivo. Alla decisione furbesca di Berlusconi di condizionare il suo ritiro all’approvazione della “manovraccia” entro il mese, il centrosinistra ha replicato con le parole di Franceschini a nome di tutta l’”opposizione”: “Offriamo la nostra disponibilità a fare in modo che la legge di stabilità ottenga il via libera in questa settimana e siamo disposti a lavorare anche sabato e domenica per consentire l’approvazione entro tali tempi, perché non si può perdere neanche un’ora”. Nel contempo il Commissario europeo agli Affari economici ha inviato ben 39 punti per richiedere ulteriori massacri sociali allo schieramento antipopolare bipartisan che si sta creando. Si conferma che il centrosinistra non voleva cacciare Berlusconi per impedirne le politiche antisociali, ma casomai per accelerarle e intensificarle. Insieme voteranno la libertà di licenziamento, il trasferimento coatto di dipendenti pubblici, l’annullamento dei contratti nazionali, il peggioramento ulteriore delle pensioni, la cancellazione dei referendum di giugno, la svendita del patrimonio naturale e artistico, confermando in più per l’intero Pubblico Impiego il blocco dei contratti fino al 2014 e per la scuola anche degli scatti di anzianità, oltre alla retribuzione dei docenti e al finanziamento alle scuole in base ai grotteschi quiz Invalsi e ad un ulteriore massacro degli organici.

LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA E DA CHI CI SI ARRICCHISCE.

Neppure una traccia, da parte della casta bipartisan, di un qualsiasi provvedimento che faccia pagare la crisi a coloro che si sono arricchiti anche in questi anni! Eppure, visto che il 10% degli italiani/e possiede circa il 55% della ricchezza nazionale e un patrimonio intorno ai 5000 miliardi, basterebbe una tassa di un 1% per avere 50 miliardi l’anno; e con una evasione fiscale tra i 300 e i 400 miliardi annui, un taglio, fosse pure del 20%, darebbe altri 70 miliardi. La corruzione nelle strutture pubbliche divora circa 200 miliardi annui: già eliminandola al 20%, otterremmo 40 miliardi; e riducendo le “pensioni d’oro”, cancellando le missioni di guerra e tagliando le spese militari altre decine di miliardi l’anno. Tali provvedimenti fornirebbero oltre 200 miliardi annui non solo per aggiustare il bilancio ma per salari e pensioni adeguati, investimenti nell’istruzione e nella sanità, nei servizi sociali, nella tutela del patrimonio naturale (il disastro di Genova ne conferma l’urgenza) ed artistico; per porre fine alla precarietà e garantire un reddito minimo per tutti/e.

I COBAS, insieme alla CUB, riconfermano con forza lo sciopero dell’intera giornata di tutti i lavoratori/trici dipendenti pubblici e privati il 17 novembre, giornata mondiale di lotta degli studenti e ottima occasione per essere in piazza insieme a loro contro lo scempio sociale che centrodestra e centrosinistra vogliono imporre con la “manovraccia” bipartisan.

 

30 Ottobre 2011

Non riusciremo ad aumentare gli stipendi, ma vareremo un sistema di incentivi basato sui test Invalsi (MARIASTELLA GELMINI, “La Repubblica” 9/10/2011)

NO AI PRESIDI PADRONI, RIPRENDIAMOCI I COLLEGI DOCENTI

DIFENDIAMO LA LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO E LA QUALITA’ DELLA DIDATTICA

GIU’ LE MANI DALLA SCUOLA PUBBLICA BENE COMUNE

LA CRISI SIA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA

PARTECIPIAMO ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 17 NOVEMBRE

[Visitate il sito Cobas e segnalateci le mozioni deliberate nei vostri collegi]

 

Il 17 è la giornata mondiale di lotta degli studenti ed in tutta Italia si svolgeranno manifestazioni di centinaia di migliaia di giovani delle scuole e dell’Università. E’ la migliore occasione per avere in piazza insieme lavoratori/trici e studenti in un fronte comune contro la “letteraccia” e il gravissimo scempio sociale che annuncia.

 

Il 17 NOVEMBRE CONVOCHIAMO, INSIEME ALLA CUB, LO SCIOPERO GENERALE DELL’INTERA GIORNATA DI TUTTO IL LAVORO DIPENDENTE E MANIFESTEREMO NELLE VARIE CITTA’ INSIEME AGLI STUDENTI IN LOTTA

 

 


14 Ottobre 2011

L’assemblea di Lunedì 26 Settembre, tenutasi presso la Sede Cobas, ha deciso all’unanimità di indire un

 

PRESIDIO SOTTO L’USR PIEMONTE, VIA P. MICCA 20

MARTEDÌ 25 OTTOBRE ALLE ORE 15,00

 

Abbiamo chiesto che una delegazione venga ricevuta dal dirigente scolastico regionale e dai dirigenti che si occupano degli organici; a loro sarà consegnato un documento con richiesta di spiegazioni e risposte chiare.

Non ci accontenteremo, però, di semplici promesse: è nostra intenzione far rispettare la normativa e annunciamo da subito una mobilitazione permanente fino a quando tutto sarà chiarito.

Cari/e colleghi e colleghe l’esperienza di Settembre ci dimostra che per ottenere risposte e, soprattutto, il ripristino della legalità è necessaria una grande e determinata partecipazione. Facciamo in modo di essere in tanti/e. Solo la mobilitazione paga…..

 

26 Settembre 2011

Vi ricordate le promesse di Cisl, Uil, Snals e Gilda, Ugl sul ripristino degli scatti di anzianità bloccati?

 

Ancora una volta i lavoratori della scuola truffati da quelli che si ritengono i sindacati “rappresentativi”: nel 2011 lo scatto non c’è stato e non ci sarà!!

 

VERGOGNA!!!

 

23 Settembre 2011

Primo materiale sulla campagna Cobas

per l’attivazione dell’Ora Alternativa in ogni scuola .

 

 

Precari e Ora Alternativa

20.000 cattedre di Disciplina Alternativa per 20.000 precari

Cosa vogliamo ottenere:

 

La “novità” di questa Campagna rispetto al passato è l’inserimento della questione  della materia  Alternativa in una vera e propria Campagna legata  anche ai precari e all’istituzione di 20.000 cattedre .

Il presupposto da cui partire è questo:

pur nell’obiettivo generale della eliminazione dell’insegnamento della religione, ad oggi sono state istituite circa 20.000 cattedre di religione, con annesse immissioni in ruolo.

Dunque, fino a quando non sarà raggiunto lo specifico obiettivo, noi pretendiamo, perché questo è previsto normativamente, che siano istituite obbligatoriamente altrettante cattedre di Insegnamento di Materia Alternativa , da dare ai precari, con incarico  del provveditorato.

Il meccanismo è alquanto semplice e ricalca quello dell’area del sostegno : creazione di una graduatoria di ” Materia Alternativa” alla quale possono afferire tutti i precari, che, una volta ricevuto l’incarico, trasporterebbero il punteggio sul posto o classe di concorso specifica.

I soldi sono già stanziati nei relativi capitoli di spesa che prevedono i fondi per la materia alternativa, che però rimangono lettera quasi inutilizzati, come spieghiamo nel volantino e nella scheda che avevo preparato già quest’estate e che vi avevo già inviato per l’approvazione.

Accanto a questo presentiamo un Progetto sulla materia Alternativa da inserire nel POF: Educazione all’intercultura, cittadinanza e costituzione. Il progetto dovrebbe essere presentato nei prossimi Collegi e, naturalmente, deve essere trasformato a seconda delle situazioni ( se si è in possesso di altri progetti e/o materiali è bene che vengano condivisi e messi a disposizione).

 

Primo materiale sulla campagna Cobas

per l’attivazione dell’Ora Alternativa in ogni scuola .

 

 

Precari e Ora Alternativa

20.000 cattedre di Disciplina Alternativa per 20.000 precari

Cosa vogliamo ottenere:

 

La “novità” di questa Campagna rispetto al passato è l’inserimento della questione  della materia  Alternativa in una vera e propria Campagna legata  anche ai precari e all’istituzione di 20.000 cattedre .

Il presupposto da cui partire è questo:

pur nell’obiettivo generale della eliminazione dell’insegnamento della religione, ad oggi sono state istituite circa 20.000 cattedre di religione, con annesse immissioni in ruolo.

Dunque, fino a quando non sarà raggiunto lo specifico obiettivo, noi pretendiamo, perché questo è previsto normativamente, che siano istituite obbligatoriamente altrettante cattedre di Insegnamento di Materia Alternativa , da dare ai precari, con incarico  del provveditorato.

Il meccanismo è alquanto semplice e ricalca quello dell’area del sostegno : creazione di una graduatoria di ” Materia Alternativa” alla quale possono afferire tutti i precari, che, una volta ricevuto l’incarico, trasporterebbero il punteggio sul posto o classe di concorso specifica.

I soldi sono già stanziati nei relativi capitoli di spesa che prevedono i fondi per la materia alternativa, che però rimangono lettera quasi inutilizzati, come spieghiamo nel volantino e nella scheda che avevo preparato già quest’estate e che vi avevo già inviato per l’approvazione.

Accanto a questo presentiamo un Progetto sulla materia Alternativa da inserire nel POF: Educazione all’intercultura, cittadinanza e costituzione. Il progetto dovrebbe essere presentato nei prossimi Collegi e, naturalmente, deve essere trasformato a seconda delle situazioni ( se si è in possesso di altri progetti e/o materiali è bene che vengano condivisi e messi a disposizione).

 

16 Settembre 2011

L’assemblea del 16 Settembre convocata presso la sede Cobas di Torino, alla quale hanno partecipato tutti i precari e le precarie che in questi giorni si sono battuti/e per ripristinare la legalità, bloccando le nomine e mantenendo uno stato di agitazione permanente fino al giorno 12 Settembre, giorno in cui è stato convocato un presidio sotto l’USP di Torino e avuto un proficuo e lunghissimo incontro con il dirigente provinciale, dott. Militerno, esprime la propria soddisfazione per la soluzione positiva della vicenda insegnanti di sostegno nelle scuole superiori.

 

Avevamo proprio ragione: prima di assegnare le cattedre di sostegno ai docenti soprannumerari non specializzati bisogna esaurire le graduatorie degli insegnanti specializzati, di ruolo e non………………………

 

 

15 Settembre 2011

Avevamo proprio ragione: prima di assegnare le cattedre di sostegno ai docenti soprannumerari non specializzati bisogna esaurire le graduatorie degli insegnanti specializzati, di ruolo e non.

Finisce nel migliore dei modi, finalmente, il balletto di cattedre assegnate ai ragazzi e alle ragazze diversamente abili.

Esprimiamo la nostra soddisfazione perchè è una grande vittoria di tutti/e i/le precari/e che in questi giorni si sono mobilitati/e e hanno portato avanti, assieme ai Cobas Scuola di Torino e ai comitati dei genitori, una fondamentale battaglia di civiltà.

Dobbiamo, correttamente, prendere atto che solo quest’anno le irregolarità (decennali!!) sono state eliminate e per questo motivo non possiamo che dare atto al dirigente scolastico provinciale, dott. Militerno, di aver fatto tutto il possibile per ripristinare la legalità.

Ma, a questo punto, vorremmo sapere perchè negli anni precedenti nulla è stato fatto per risolvere la situazione, perchè i sindacati cosiddetti “rappresentativi” hanno fatto di tutto per coprire le illegalità (si è ripetuto anche quest’anno!!).

Domani ci riuniremo in via san Bernardino 4 per continuare la nostra battaglia, che non finisce certo qua, e che, anzi, ci da ancora più fiducia per garantire ai docenti specializzati e ai ragazzi e alle ragazze diversamente abili ciò che la legge enuncia con estrema chiarezza.

Vorremmo, inoltre, che i giornalisti non fossero attratti solo dalle feste “giocose” di piazza scambiate per presidi e avessero, invece, prima di pubblicare gli articoli, la correttezza di sentire chi la lotta l’ha portata avanti e chi, lunedì pomeriggio alle 15,00, sotto un sole cocente, era in via Coazze 18 a presidiare gli uffici dell’USP torinese e a parlare con il dott. Militerno per cercare di risolvere positivamente, così com’è accaduto, la questione degli insegnanti di sostegno.

 

Domani, dopo l’assemblea con tutti i precari e le precarie, pubblicheremo il comunicato ufficiale.

 

13 Settembre 2011

I precari e le precarie di sostegno delle scuole superiori e una delegazione di genitori hanno avuto un incontro, in occasione del presidio di lunedì 13 Settembre, con il dott. Militerno (dirigente dell’Usp di Torino).

L’incontro è stato lungo ma “fruttuoso”; ci ha, finalmente, ufficializzato quello che abbiamo sempre pensato: le cattedre di sostegno “sparite” sono state utilizzate come una valvola di sfogo per porre rimedio ai vari tagli sull’organico effettuati dal duo Tremonti/Gelmini.

Tutto ciò a scapito della professionalità dei docenti ma, soprattutto, di quei ragazzi e ragazze diversamente abili che meriterebbero molto più rispetto e attenzione.

La scuola pubblica italiana è oramai allo sfascio più completo; tagliano i posti, formano classi con 31 alunni (di cui 2/3 diversamente abili), eliminano definitivamente il tempo pieno alle elementari (sfidiamo chiunque, Ministro e/o Sindacati che in questi anni hanno avallato le sue scelte, a dire il contrario) e utilizzano i docenti soprannumerari per compiti più disparati: docenti di trattamento testi che insegnano informatica(!!!), di scienze della terra che insegnano fisica (!!!) e tutti gli altri che, in mancanza di posto disponibile e dopo decenni di insegnamento in una determinata materia, possono sempre trovare un “riparo” insegnando sostegno (senza alcuna specializzazione).

Sia chiara una cosa: nessuno di noi ha mai pensato che i docenti in soprannumero debbano essere trattati come insegnanti di serie B, anzi. Sono docenti che si trovano catapultati, loro malgrado, a “inventarsi” una nuova professionalità dopo decenni di esperienza maturata nelle loro discipline!!

E’ evidente, quindi, che la nostra “battaglia” andrà avanti per difendere la legalità, per difendere i diritti dei più deboli e per difendere ciò che resta della scuola pubblica italiana.

Porteremo le nostre istanze dappertutto, non ci accontenteremo sicuramente di un posto di lavoro ottenuto, magari, togliendolo a qualche altro/a avente diritto!!!

 

Per discutere di tutte queste questioni e per individuare altre forme di mobilitazione è convocata una Assemblea VENERDI’ 16 SETTEMBRE alle ore 17,00 presso la sede Cobas di Via San Bernardino 4 a Torino.

 

Sarà presente il nostro avvocato e inizieremo la campagna approvata durante l’ultima assemblea